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CRONACA | 17 settembre 2024, 11:30

Traffico di droga: 35 indagati, 50 assuntori segnalati, due locali chiusi

Molti incensurati coinvolti nell'operazione della Questura di Vercelli

Traffico di droga: 35 indagati, 50 assuntori segnalati, due locali chiusi

Tre distinte filiere di spaccio - completamente ricostruite dal fornitore, ai pusher, ai consumatori - che gravitavano sul Vercelli e sulle province di Novara e Pavia, con un giro che coinvolgeva anche altre province del Nord Italia.

Un gruppo era specializzato nella cocaina, gli altri si adattavano alle richieste del mercato, spacciando hashish, eroina e coca. Trentacinque le persone indagate, 34 gli indagati, oltre 500 le cessioni documentate. 23 le misure eseguite all'alba di martedì: 7 in carcere (sei eseguite); 6 ai domiciliari (tutte eseguite), altri 10 misure miste. Nel corso delle perquisizioni tre persone sono state arrestate in flagranza di reato: sarebbero comunque state destinate a misure ma la presenza di rilevante quantità di sostanza ha causato un aggravamento della loro posizione.

Due locali del centro sono destinatari di provvedimenti di chiusura per 30 giorni, in quanto frequentati da persone coinvolte nell'inchiesta o utilizzati dagli indagati per la cessione della droga.

Si chiariscono alcuni contorni della lunga inchiesta che ha portato all'esecuzione di 21 misure cautelari. Nel corso di una conferenza stampa sono il Procuratore capo Pier Luigi Pianta, la titolare del fascicolo, Rosamaria Ieri, il Questore Giuseppe Mariani e il dirigente della Squadra Mobile, Pirone hanno approfondito numeri e contesto dell'operazione.

I soggetti coinvolti nell'indagine sono cittadini italiani e tre albanesi, con consumatori individuati in vari ambiti sociali, anche insospettabili.

«L'operazione di oggi interessa un livello superiore rispetto all'abituale attività di prevenzione e repressione dello spaccio - spiega il Questore - portata avanti con impegno e grandi sacrifici dalla Mobile con il coordinamento della Procura».

A rendere particolare l'indagine non solo i grandi numeri, ma anche alcune delle persone coinvolte, incensurati al di sopra di ogni apparente sospetto che avevano messo a punto una collaudata filiera di spaccio e conservazione delle sostanze stupefacenti. A carico degli indagati, sui quali la Questura mantiene uno stretto riserbo, anche numerose perquisizioni.

Squadre Mobili del Piemonte e Valle d'Aosta, Genova, Savona, Bergamo e Varese, elicottero, equipaggi cinofili della Polizia di Stato e della Polizia locale di Novara e di un cash dog della Guardia di Finanza, abilitato al ritrovamento di denaro contante. 

L'equivalente di 360mila euro di droga sono stati movimentate dagli indagati che erano molto attenti nello spaccio per evitare controlli a campione.

«I provvedimenti nei confronti dei locali - spiega il questore Mariani - hanno la finalità di togliere alle persone coinvolte nei traffici un luogo in cui erano soliti effettuare le cessioni».

Una cinquantina gli assuntori abituali segnalati al termine dell'indagine: tra loro persone note alle forze dell'ordine come tossicodipendenti, ma anche persone del tutto sconosciute alle forze dell'ordine. Con i loro pusher avevano creato un attento sistema di cessione: alcune volte le dosi venivano lasciate nelle fioriere di alcune vie del centro, in altri casi in edificio poco abbandonati, in altri ancora la consegna avveniva a domicilio.

redazione Vercelli

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