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EVENTI | 16 ottobre 2024, 17:49

5° raduno auto storiche AVIS Gattico-Veruno

5° raduno auto storiche AVIS Gattico-Veruno

5° raduno auto storiche AVIS Gattico-Veruno

Domenica 6 ottobre “I Miserabili”, l’Associazione Auto Moto Storiche di Borgomanero, ha organizzato il Quinto Raduno auto Storiche Avis di Gattico-Veruno, in collaborazione con l’AVIS Comunale di Gattico Veruno.

Dopo il ritrovo di tutti i partecipanti a Veruno, il gruppo che comprendeva, auto: Porsche, una splendida Viper, una Lancia Delta da Rally, una Citroen del 1956, una Triumph e molte altre, alcune moto e anche un pulmino Volkswagen anni Sessanta, si è diretto alla Cascina Limosina, una delle trenta esistenti nel Comune di Gattico, dove è stato accolto da Mario Giacometti e dalla moglie Mariangela Masseroni sotto il portico del loro piccolo museo di attrezzi contadini. La cascina seicentesca era un tempo di proprietà di una nobile famiglia di Maggiate Superiore. “La cascina era un paese, ed era autonoma. Ho chiamato questo mio piccolo museo degli attrezzi agricoli: Profumo antico in cascina, perché l’80% di quanto vedrete era qui e veniva utilizzato dagli abitanti della cascina”. Il Signor Mario ha condotto il gruppo a scoprire gli attrezzi agricoli, tra i quali singolare la “manera” che serviva per fare i fossi nelle rogge, ma anche quelli del falegname e del ciabattino: attività cui si dedicavano i contadini durante l’inverno. Alla Limosina c’era una stazione di monta taurina. La coltivazione della vite era a maggiorina: tre e quattro viti vengono piantate molto vicine tra loro, al centro di un quadrato i cui angoli sono i pali a cui i tralci vengono fissati. Esso fu perfezionato nell’Ottocento dall’architetto Alessandro Antonelli in modo da rendere l’impalcatura maggiormente resistente alle correnti ventose e al peso delle piante. La vigna richiedeva la solforatura e poi le bagnature con il “verderame”, l’uva veniva portata in cantina, macinata, il mosto fatto fermentare per produrre il vino. L’economia della cascina era sostenuta anche dall’allevamento dei bachi da seta. Dalla stalla con i suoi attrezzi, si passava poi alla cucina con la stufa a legna, i ferri da stiro a incandescenza, le varie pentole e l’attrezzo per tostare l’orzo. Il letto matrimoniale era sovrastato da un quadro raffigurante la Sacra Famiglia, ai lati le due acquasantiere e sui comodini oggetti di uso comune come gli occhiali, la pipa per l’uomo, il pettine per i pidocchi a denti fini, il previ o la monga per scaldare il letto. Nella camera del bambino non mancava la candela sciriola, il girello, alcuni semplici giochi, e appesa una pagella di Giulio Masseroni, il papà di Mariangela, al quale è stata dedicata un’area di ritrovo che precede la cascina, denominata La Sosta:Tra dimore millenarie e fatica agreste qui impara ad ascoltare il silenzio e la quiete che ti regala la natura” dove le persone si incontrano a chiacchierare e a fare una “marendola”.

Dopo l’aperitivo offerto dal Gruppo Avis, trasferimento al Ristorante Roma di Gattico, dove è stato servito un ottimo pranzo. La giornata si è conclusa con la degustazione delle castagne, le prime dell’autunno.

Un sincero ringraziamento per l’organizzazione è stato espresso a Giovanni Carlo Savoini, il Presidente de “I Miserabili”, che sa fare accoglienza e creare spirito di gruppo.

Piera Mazzone

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