EVENTI - 27 novembre 2024, 07:00

A Ghemme la mostra "Memoria per il Tempo" FOTO

Ospitata nelle sale della dimora dìepoca di Spazio E.

A Ghemme la mostra "Memoria per il Tempo"

Venerdì 22 novembre nelle affascinanti sale della dimora d'epoca di Spazio E. si è aperta la personale del pittore Vittorio D.: "Memorie per il tempo" con la presentazione di Piera Mazzone.

La mostra è stata curata da Enrica Pedretti, titolare dello spazio: "Vittorio D. è stato allievo del Maestro Lino Tosi: le tele che ho scelto sono tra le più rappresentative del suo lavoro”. Rare le partecipazioni del pittore a mostre, e ancor più infrequenti le Personali, delle quali l’ultima, che colpiva per la forza e l’impressionismo dei colori imprigionati in forme scabre, fu ospitata qualche anno fa a Guardabosone, curata dall’amico ed estimatore Cesare Locca.

L’artista, Vittorio D. è nato a Grignasco nel 1936: fin da bambino fu soprannominato Giotto per la sua grande passione per i colori e l’abilità nel disegno. Termina le scuole elementari negli anni in cui la guerra era finita lasciando il posto ad un paese in macerie, che doveva ricostruirsi fisicamente e moralmente. Quindi Vittorio comincia presto a lavorare accanto al padre calzolaio, nel contempo coltiva il disegno frequentando la scuola serale di Grignasco, dove conobbe il Maestro Lino Tosi. Nella vetreria Vetro Arte scopre il vetro e comincia a modellarlo, contemporaneamente scolpisce il legno, presso la falegnameria Perazzi. Acquistando una quota della vetreria Felcea ebbe l’opportunità di progettare e realizzare vetrate artistiche, he furono molto apprezzate. Negli anni manterrà l’amore per la pittura e frequenterà la prestigiosa Scuola Barolo di Varallo dove ritroverà Lino Tosi. Vittorio D. ha dipinto moltissimo, rappresentando soggetti diversificati, passando dai ritratti alle riproduzioni architettoniche, agli animali con i prediletti cavalli: furono prove d’artista per trovare la sua vera strada. Utilizza colori forti, espressivi, dipinge quello che il suo sguardo e il suo cuore prediligono: montagne e paesaggi valsesiani. 

La Mostra “Memorie per il tempo” è nata da una selezione rigorosissima che ha proposto una presentazione di tutte le opere reinquadrate in eleganti cornici bianche che valorizzano il contenuto: il risultato è stato davvero sorprendente. La tavolozza dei colori dei quadri in mostra, espressione di un mondo interiore ricco ed in costante evoluzione, è molto austera: giallo, declinato in tutte le sue sfumature, azzurro per il cielo e l’acqua, e poi i verdi per raccontare una Valle remota.

Ad alberi, foglie e pietre è stato naturale accostare pietre preziose, gioielli artigianali raffinati, realizzati da Andrea Zanierato, designer e Chiò, artista orafa che utilizza rame e argento, metalli legati al mondo valsesiano, sia per le miniere, che per la valenza simbolica dell’argento, che era credenza scacciasse la negatività.

Questi monili, preziosi e unici, sono raccolti in teche, o semplicemente poggiati su nastri di seta legati sulle beole della valle, quasi a richiamare il legame dell’artista con la Valsesia, ricca di acque, di boschi, dove le pietraie sono come le dune del deserto, cumuli che si ergono come isole non trovate e scompaiono sommerse dalla forza dell’acqua liquida o solidificata in ghiaccio e neve, che trasforma ogni cosa, sfidando l’uomo ad adattarsi. Riprendersi il proprio è un diritto che pare essere ignorato nel quotidiano, ma che Vittorio ha ben chiaro nella sua capacità creativa. In quadri volutamente lasciati senza titolo e senza data, Vittorio D. coglie il fluire della natura indifferente alle sorti dell’uomo: i vegetali si muovono e si trasformano, germogli, foglie, frutti ogni anno scandiscono il ritorno della vita dopo la stasi invernale, mentre le pietre rotolano, si accumulano, quasi a proteggere la terra madre, ignorando le presenze umane.  La mostra è visitabile fino a gennaio 2025, dal giovedì alla domenica, ore 12/22.

Piera Mazzone

Piera Mazzone - Redazione