Sabato 30 novembre presso la Sala Consiliare del Comune di Borgosesia, è stato presentato il volume: “Demenze: istruzioni per l’uso”, realizzato dall’équipe del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze dell’ASL 1 Imperiese, che ha formato gli operatori del progetto: “La pagina Bianca” dell’Unione Montana Valsesia. Grazie alla generosa donazione del sig. Achille Burocco è nato questo progetto di assistenza, riabilitazione, stimolazione domiciliare e supporto per le persone affette da malattie neurodegenerative e per le loro famiglie, che si rivolge alle persone affette da demenze e malattia di Alzheimer, Parkinson e malattie correlate, e altre malattie neurodegenerative. Vivere una malattia degenerativa è drammatico, ma lo è ancor più per la famiglia del malato, che avverte la propria impotenza e non riesce ad accettare che una persona cara sia così devastata: questo Achille Burocco l’aveva capito e aveva cercato di dare un aiuto pratico e concreto, come era nel suo stile.
L’Assessore ai Servizi Socio Assistenziali di Unione Montana, Francesco Nunziata, ha ricordato che questo progetto era partito tre anni fa e si cercherà con ogni mezzo di farlo continuare: “Perché le persone del territorio, non solo l’hanno apprezzato, ma vogliono delle risposte concrete ai loro bisogni”.
Alessandro Leonardi, neurologo, responsabile del CDCD dell’ASL 1 Imperiese, attraverso un collegamento da remoto, ha raccontato come due realtà geograficamente lontane oggi siano in stretto contatto: “L’essere stati individuati come formatori nell’ambito del progetto La pagina bianca, per noi è stato un onore e ha significato instaurare una collaborazione ed un dialogo importante con gli operatori che vorrei ringraziare nelle persone della psicologa Irene Orsi e della coordinatrice Valeria Lentini. Sono felice di questo incontro tra il mare, la costa della riviera di ponente e le valli alpine. Il libretto è nato come strumento di formazione per i caregiver, con l’obiettivo di offrire delle possibili risposte ai quesiti più diversi, legati alle fragilità psicologiche, alla diagnostica e alla neuropsicologia, formulate da esperti nelle diverse competenze, che hanno saputo coniugare le nozioni scientifiche con l’esperienza diretta con i pazienti. E’ il frutto di un appassionato lavoro di squadra, formulato con un linguaggio semplice ed accessibile, e arricchito da illustrazioni”. L’équipe che ha lavorato con Leonardi, composta da Daniela, Anna, Elisa, e anche da altre persone che non erano collegate ma che erano state coinvolte, ha interloquito con il pubblico, rispondendo a domande e sollecitazioni.
Nella seconda parte dell’incontro si è parlato della realtà valsesiana, delle persone che sul nostro territorio convivono con la malattia e delle possibilità di assistenza.
La coordinatrice del progetto, Valeria Lentini (autrice del romanzo: La memoria del cuore, pubblicato nel 2021, che racconta la storia di Clara, che un giorno rientrando dalla spesa, non ricorda più la strada. Da quel momento, immagini, visi, parole iniziano a sfuggirle, a farsi sempre più annebbiati: le viene diagnosticato il morbo di Alzheimer) e la psicologa Irene Orsi hanno ricordato al pubblico che: “Il nostro è uno dei pochi territori dove abbiamo una serie di servizi che vanno dall’assistenza domiciliare all’assistenza in struttura, sia semiresidenziale che residenziale. L’assistenza al domicilio è stata arricchita dall’attivazione nel 2021 del progetto La pagina bianca. Nell’ASL Vercelli esistono due Centri Diurni, uno a Vercelli e uno a Portula di dieci posti, convenzionato con l’ASL, aperto dal lunedì al venerdì, in cui le persone si ritrovano in un ambiente protetto. Esistono poi sul territorio dei nuclei accreditati e convenzionati e strutture adeguate ad accogliere persone affette da questo tipo di patologie”: Valeria Lentini ha concluso la sua analisi presentando le sue preziose collaboratrici: Ivana e Simona, O.S.S. ed Emanuela, Terapista. La psicologa Irene Orsi, che fa parte di un gruppo di Medicina Narrativa per figli di persone che vivono questa malattia, ha sottolineato come in questi anni ci sia stato uno scambio enorme di emozioni condivise, che ha condensato raccontando il breve apologo del Principe tacchino di Rabbi Nachman di Breslav, che insegna come più che il giudizio, o la terapia, sia assai più importante la condivisione.
I servizi proposti da “La pagina bianca” sono completamente gratuiti ed attivabili su presentazione di documentazione sanitaria che certifica lo stato di malattia. Gli interventi e le attività individuate dal progetto sono per gli assistiti stimolazione a livello cognitivo e motorio, attività orientate al mantenimento dell’equilibrio emotivo, delle relazioni sociali e all’inclusione, momenti di assistenza a domicilio, attività individuali di fisioterapia, ginnastica posturale, sedute con terapisti occupazionali, psicologi, oppure attività di gruppo e momenti ricreativi. Per i famigliari/assistenti/badanti sono previsti incontri di formazione e supporto, individuali o di gruppo, per favorire il confronto e gli strumenti adeguati a sostenere la malattia al domicilio o elaborare le soluzioni più idonee, ma esiste anche la possibilità di colloqui individuali con esperti e momenti di formazione specifici su temi richiesti.
Alcune delle persone presenti tra il pubblico sono utenti del servizio ed hanno dimostrato il loro gradimento: “Trovo sia un grande aiuto per me e mio marito”, “E’ indispensabile, poiché questo tipo di problematiche è sempre più diffuso”.
Il volume è in distribuzione gratuita presso i Servizi Socio-Assistenziali dell’UMV e una copia è disponibile anche in Biblioteca a Varallo.
Piera Mazzone