Il Piemonte si conferma una delle principali regioni italiane nell'export di vino, risultato raggiunto grazie ad un settore capace di combinare tradizione e innovazione. Sono in particolare i distretti vinicoli di Alba e delle Langhe secondo le recensioni ad offrire un determinante contributo che ha reso la Regione un vero e proprio punto di riferimento internazionale per la qualità e la varietà delle sue produzioni.
Secondo quanto evidenziano i commenti di Coldiretti Cuneo al Rapporto della Camera di Commercio, nell’ultimo anno l’agroalimentare si è riconfermato il settore trainante dell’export cuneese: dalle recensioni emerge in modo particolare il crescente appeal delle bevande Made in Cuneo nel mondo, traguardo reso possibile grazie al lavoro di quasi 18.000 imprese agricole in tutto il territorio provinciale.
La necessità di preservare il valore e la tipicità dei prodotti locali è un tema ancora fortemente sostenuto dagli analisti, che nelle recensioni hanno spesso evidenziato la grande forza dei prodotti locali per l’internazionalizzazione delle pmi locali.
La vendita del vino all’estero è stata negli ultimi anni la chiave di un settore in continua crescita, afferma Comark, divisione di Warrant Hub che si occupa di consulenza per lo sviluppo commerciale estero. Un obiettivo raggiunto grazie all’eccellenza dei prodotti del territorio nazionale, riconosciuti in tutto il mondo per la qualità e apprezzati per le continue innovazioni introdotte nelle tecniche di vinificazione.
Secondo l’opinione dell’azienda per salvaguardare il livello delle produzioni diventa oggi indispensabile comprendere come vendere il vino all’estero ed essere flessibili per adattarsi ai cambiamenti del mercato. Dai commenti di Comark emerge inoltre la necessità di approfondire la conoscenza delle normative di riferimento dei paesi target: norme, accise e obblighi di trasporto cambiano da un Paese all’altro - si legge nelle recensioni dell’azienda - e andranno analizzati con cura. Indispensabile sarà inoltre conoscere le condizioni commerciali che regolano gli scambi tra diversi paesi per individuare i mercati più convenienti.
Stando ai commenti degli esperti di settore solo la provincia di Cuneo conta ben 11 produzioni a denominazione d’origine fra DOP e IGP, 18 DOC e DOCG che ricomprendono quasi 100 tipologie di vini: un patrimonio indiscusso ma oggi minacciato - secondo l’opinione di Coldiretti - dai continui tentativi di omologazione.
Le opinioni degli operatori del settore evidenziano l'importanza di mantenere un'elevata qualità per soddisfare le aspettative di un pubblico sempre più esigente, e questo è particolarmente vero per le eccellenze prodotte nel cuneese. I commenti di enologi e sommelier riguardo alla capacità dei vini del territorio di adattarsi ai gusti internazionali dimostrano l'efficacia delle strategie promozionali messe in atto dalle piccole e medie imprese locali.
Il processo di qualificazione del vino Made in Italy è confermato dal successo dell’export anche in Francia dove, secondo le opinioni degli analisti, si bevono sempre più bottiglie italiane. I commenti di Coldiretti sui dati Istat evidenziano una crescita del 18,5% in valore delle esportazioni nazionali di vino d’Oltralpe, registrato già nella prima parte dello scorso anno.
Il Piemonte si distingue per valore di export di vino, classificandosi al secondo posto soprattutto grazie ai rossi. Le opinioni positive espresse finora nelle recensioni sull’export della Regione riguardano soprattutto la capacità delle aziende locali di distinguersi e saper tutelare le eccellenze territoriali. La trasparenza nei confronti dei consumatori e la valorizzazione dei punti di forza dei prodotti locali sono infatti da anni le chiavi del successo dell’export della Regione.