Sono in corso, a Borgosesia, tre progetti sociali per le fasce deboli della popolazione: inserimenti lavorativi per persone con svantaggio sociale o disabilità; navetta a chiamata, dedicata in particolare ad anziani e persone con difficoltà, per raggiungere l’ospedale, il mercato, le frazioni; copertura educativa-assistenziale delle ore scolastiche per alunni con disturbi comportamentali, privi di insegnanti di sostegno.
«Si tratta di iniziative che riguardano la sfera sociale – spiega il Sindaco Fabrizio Bonaccio – pensate in concerto con l’Assessore ai Servizi Sociali, Nunziata: l’obiettivo è migliorare la qualità della vita delle persone con difficoltà, nelle diverse fasce d’età. Abbiamo avviato convenzioni con aziende pubbliche e private per dare un’opportunità di lavoro a chi non riesce ad inserirsi, abbiamo fornito fondi all’Istituto Comprensivo, strutturalmente carente di personale per assistere allievi con gravi difficoltà e, infine, tramite Seso, abbiamo attivato il servizio navetta a chiamata, indispensabile per le persone anziane o socialmente fragili, soprattutto per poter raggiungere l’ospedale e il mercato».
Il Comune ha finanziato questi progetti con fondi propri, integrati da finanziamenti riconosciuti dalla Fondazione CRV: «Siamo grati alla Fondazione CRV e al suo Presidente, Avvocato Aldo Casalini, per aver riconosciuto l’importanza dei nostri progetti – sottolinea il Sindaco – ed aver deciso di sostenerli con finanziamenti che hanno alleggerito l’impegno del Comune: nel caso dell’inserimento lavorativo, abbiamo avuto un contributo di 13mila euro su una spesa di 26mila; 9 mila euro sono stati erogati per il servizio di assistenza educativa scolastica, per il quale il Comune sostiene una spesa di 32.500 euro, infine abbiamo avuto un finanziamento di 48mila euro per la navetta, che costa al Comune 143.432 euro. Si tratta di un supporto importante – conclude Fabrizio Bonaccio – in un settore particolarmente sensibile: aiutare i più deboli è per noi un dovere primario, finalizzato a migliorare il tessuto sociale della città e a favorire concretamente l’inclusione e le pari opportunità nella comunità cittadina».