ATTUALITÀ - 19 dicembre 2024, 15:16

Gli auguri di Natale del Prefetto di Vercelli Lucio Parente

Nel suo discorso ricorda la tragedia del 1994 di Varallo

Lucio Parente

Nell’approssimarsi delle festività natalizie e di fine Anno, desidero cogliere l’occasione per rivolgere ai cittadini della nostra provincia, attraverso gli Organi di Stampa - che ringrazio per il servizio professionalmente assolto nell’attività di informazione -, i miei più sinceri auguri perché possano trascorrere questi giorni in piena serenità e soprattutto a che il 2025 possa donare gioia e prosperità a tutti.

Anche quest’anno ho cercato di fare della Prefettura un punto di riferimento per tutti cittadini, che meritano la nostra massima attenzione al fine di corrispondere ai loro bisogni e aspettative. Continuerò a farlo, con serietà e determinazione, in un clima di cordialità, lealtà, reciproco rispetto e comprensione, nell’interesse di questa provincia che ho l’onore di servire.

Ai Vercellesi va il mio personale ringraziamento per lo straordinario senso civico e per l’ammirevole attaccamento al territorio e alle tradizioni storiche e culturali che li hanno animati anche nell’anno che sta volgendo al termine, non disgiunti dalla vocazione verso le nuove sfide, proiettati verso il futuro.

Un pensiero di sentita gratitudine a quanti, con slancio e altruismo, hanno dedicato il loro tempo libero a sostegno dei più fragili e dei più vulnerabili, nonché alle Associazioni caritatevoli per l’instancabile opera di assistenza nei confronti delle persone in difficoltà.

Un sincero ringraziamento desidero esprimere al Volontariato di protezione civile, sempre disponibile a garantire il proprio indispensabile contributo nelle attività di prevenzione di eventi calamitosi e pronto ad intervenire, anche fuori provincia e all’estero, a supporto nelle attività di gestione delle emergenze.

Come non ricordare doverosamente, nel trentennale della drammatica alluvione che colpì il Piemonte nei giorni del 4 – 6 novembre 1994, le vittime dell’immane tragedia che sconvolse anche la nostra provincia e, in particolare, le quattordici persone che persero la vita nel comune di Varallo a causa della frana staccatasi dalla base della strada carrozzabile per il Sacro Monte, che aveva raso al suolo tre palazzine in via Oberdan, e le due giovanissime sorelle di Crescentino, Loredana e Maria Teresa Ierinò, che furono travolte dalla furia delle acque quando sembrava che ormai fossero riuscite a salvarsi.

Il loro ricordo non deve mai sopire, ma deve far parte della memoria indelebile di tutti; onorare quanti persero la vita è l’impegno che allora le istituzioni assunsero e che anche oggi dobbiamo confermare con una maggiore determinazione, perché non abbiano più a verificarsi eventi di tale portata.

Ed è proprio da quei tragici eventi di trent’anni fa che ha assunto un ruolo fondamentale il volontariato organizzato affianco alle Istituzioni e parte integrante del sistema di Protezione civile, sui cui è possibile fare sempre affidamento in ogni circostanza. Mi sia consentito, anche, ringraziare il Questore, i Comandanti

Provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco e tutti gli appartenenti delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, delle Polizie locali, che, con straordinaria professionalità e alto senso del dovere, si sono impegnati per l’attuazione del “sistema sicurezza” e per favorire la vivibilità dei nostri comuni, rimuovendo e prevenendo situazioni che potessero minare l’incolumità della popolazione.

Grato sono al Presidente della Provincia, ai Sindaci e a tutti gli Amministratore locali, che, vicini alle rispettive comunità, nelle attività di governo dei propri territori, si sono resi interpreti delle esigenze di coesione sociale, anche fornendo il proprio contributo attraverso la realizzazione di iniziative condivise in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che periodicamente si riunisce in Prefettura.

Un sentito ringraziamento alle istituzioni scolastiche per la preziosa collaborazione assicurata, non soltanto in occasione delle celebrazioni delle ricorrenze della “Giornata della Memoria”, del “Giorno del Ricordo”, del “25 aprile: Festa della Liberazione”, del “2 giugno: Festa della Repubblica”, ma anche ai fini della realizzazione dei progetti che hanno visto il coinvolgimento, in maniera attiva, degli stessi studenti, come in materia di legalità, sicurezza stradale, educazione digitale e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Desidero, inoltre, esprimere vivo ringraziamento agli appartenenti agli organismi professionali, sindacali e datoriali, agli ordini religiosi, agli enti che operano nei settori della cultura, e, segnatamente, agli Uffici pubblici e alla Magistratura, per l’attività svolta con spirito di dedizione verso la cittadinanza.

Particolare gratitudine e sincera riconoscenza sento di rivolgere, infine, agli operatori sanitari, medici ed infermieri, che, benché spesso oggetto di vili aggressioni fisiche e verbali e nonostante le difficoltà, non hanno esitato a garantire la salute e il soccorso dei pazienti, svolgendo la loro missione con elevata professionalità e abnegazione. A tutti, i miei più sinceri auguri di Buon Natale e di un sereno Anno nuovo.

Lucio Parente

Redazione