In Biblioteca a Varallo, come ogni anno, sono stati donati molti, preziosi calendari locali, che, trascorsi i dodici mesi, saranno conservati e, magari, tra mezzo secolo, contribuiranno a ricostruire la storia delle Comunità, custodendo la memoria di tradizioni, ricordi, fotografie, proverbi, poesie in dialetto, ricette di cucina. Partiamo dal Calendario più particolare, quello del Millennio, pubblicato dal Comune di Varallo con le indicazioni del Servizio Porta a Porta, dedicato interamente all’evento che caratterizzerà tutte le manifestazioni del 2025, riferendosi alla pergamena scritta mille anni fa, in Germania, firmata dal re Corrado II ed inviata al vescovo di Novara Pietro III, nella quale per la prima volta compare la citazione scritta di “Varade”. Utilizzando l’intelligenza artificiale, “corretta” dall’intelligenza umana, sono stati “portati indietro” nel tempo luoghi molto riconoscibili e caratteristici della Varallo del presente, come se fosse esistita 1000 anni fa in pieno Medioevo, creando immagini di fantasia, ma verosimili. Il calendario più “antico” è Invito alla Valsesia 44^ serie, fotografie di Mario Soster, patrocinato dal Club Alpino Italiano Sezione di Varallo, che pagina dopo pagina propone scorci della Valle. Parallelo, ma di formato stretto e lungo, con la copertina verde, leggermente più “giovane” è: Itinerario Valsesia 41^ serie, I Comuni Valsesiani, che quest’anno Mario Soster ha dedicato a Rassa, edizione della Famèeja Soster. Gianluigi Avondo stampa “Valsesia 2025”, un calendario elegante e raffinato, con le fotografie scattate dall’Autore ma firmate dall’artista: la Natura. Lo storico Corriere Valsesiano, “La voce del territorio dal 1895”, omaggia gli abbonati con un calendario dalla duplice funzione: da appendere o da tenere sulla scrivania annotando i vari appuntamenti o scadenze, illustrandolo con immagini fotografiche dal Cornello di Gender ai vigneti delle colline del Boca. Notizia Oggi pubblica nel calendario le immagini della nuova edizione di “Simpatiche zampette”, il gioco che ha coinvolto gli amici a quattro (o due) zampe in una gara di simpatia per designare la “zampetta” più amata dell’anno. Alagna tradizionalmente l’8 agosto 2024, ha presentato la nuova edizione del CalendarLibro, promosso e realizzato dal Lions Club Valsesia e dallo Sportello Linguistico di Alagna Valsesia, che quest’anno è dedicato alle “Famiglie alagnesi”. I testi, la ricerca iconografica e la grafica sono curati da Donata Farinetti, Elisa Farinetti e Paola Leonoris, ma alla presentazione mancava Elisa, perdita tanto recente quanto difficile da accettare. Il ricavato dalla vendita dei libri, e dei calendari, finanziati dal Lions, negli anni è sempre stato devoluto alla SAV, Soccorso Alta Valsesia, al Corpo Guide di Alagna per le attività con i bambini, alle scuole primarie di Alagna. A Rassa si mantiene la storica tradizione dell’Armanac di Tremendi, firmato da Ezio De Fabiani, con detti, proverbi, poesie, aneddotica, fotografie e curiosità. Lo storico Club Valsesia Lancia Story, che riunisce gli appassionati delle auto della casa torinese il cui fondatore, Vincenzo Lancia era fobellese, stampa un calendario speciale per il trentesimo del Club, con tutti i soci schierati in Piazza Vittorio, a Varallo, indossando l’iconica maglietta gialla del Club. Salaro racchiude nel calendario le immagini più intense dell’anno appena lasciato alle spalle, con al centro un momento gioioso di festa e canti, accompagnati dalla fisarmonica suonata dalla compianta Maestra Giuliana Brusa. L’Armanac da Coggiula, giunto alla trentunesima edizione, stampato in 450 copie numerate, patrocinato dalla Pro Loco di Coggiola e di Viera-Rivò, con le didascalie delle fotografie contemporanee, o storiche, che ritraggono personaggi e momenti di vita del paese, in dialetto valsesserino e in italiano, è firmato da un formidabile trio: Matteo Penna, Piergiorgio Angelino Spagnolo, Valeria Lentini: “Il paese cambia, com’è giusto che sia, con nuove etnie, nuove attività e nuovi scorci, ma vogliamo che le nostre radici e coloro che ne hanno fatto la storia continuino ad essere ricordati”. Scendendo a Valle la Pro Loco di Grignasco in occasione dei cento anni di Franco Fizzotti, pittore e poeta, gli dedica il 29° Armanac da Grignasc, illustrando ogni mese con le sue opere: acquerelli, oli, acqueforti e incisioni. Da Grignasco a Cavallirio la strada è breve, ma il dialetto è già diverso, come testimoniato nel Tacuin da Cavalin n. 42, pubblicato dalla Pro Loco: lo scrittore e poeta Gianni Martinetti trascrive e commenta detti dialettali utilizzati per descrivere comportamenti e caratteristiche degli individui. La Pro Loco di Prato Sesia stampa l’Almanach delle manifestazioni pratesi, illustrato dalle fotografie di Ernesto Vivoli, mentre il Taquin da Rumagnan (scritto con la “q” a testimoniare le differenze a una manciata di chilometri tra il vernacolo dei vari paesi), numero 48, edito dal Museo Storico Etnografico di Romagnano, con testi e ricerche linguistiche di Rina Ferrogalini e Stefano Fanzaga, poesie di Maria Rita Nobile e Lucia Rina Valazza, è dedicato ai cibi tradizionali: lacc, pan, pulenta, roba ducia, alla tavola, con relativi arredi: par manggée, par cosi, par bagnée ‘l bec.
Piera Mazzone