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CRONACA | 17 febbraio 2025, 10:33

Ladri di rame arrestati dai carabinieri di Borgosesia

Operazione nella notte

I cavi di rame contenuti nel furgone fermato dai carabineiri

I cavi di rame contenuti nel furgone fermato dai carabineiri

La notte scorsa, durante l’espletamento del servizio perlustrativo i militari della Stazione Carabinieri di Borgosesia hanno notato un furgone bianco proveniente dall’area periferica del Comune, immettersi velocemente nella S.P. 72.

Considerata la tipologia di veicolo, un Fiat Doblò, e l’ora notturna, i militari procedevano a seguire il mezzo lungo alcuni tornanti, per poi procedere ad attivare i dispositivi luminosi e acustici e ad intimare l’alt al conducente.

Incurante delle segnalazioni, il conduttore non arrestava la corsa, procedendo, a velocità sostenuta.

La pattuglia, in costante contatto con la C.O., raggiunte le condizioni di sicurezza, superava il Fiat Doblò in fuga e, sfruttando un restringimento della carreggiata, bloccava il mezzo.

All’atto del primo controllo degli operanti, si disvelava un quadro indiziario inequivoco: i due uomini a bordo del mezzo erano privi di documenti ed indossavano abiti con tracce di fango e di sostanze oleose. All’interno del cassone erano stivati cavi di rame recisi, di ampia sezione ed in quantità pari ad alcuni quintali.

Venivano successivamente rinvenuti utensili, guanti e lampade frontali, il tutto utilizzato per sezionare i cavi e asportarli dall’azienda oggetto di intrusione.

Al momento delle prime spontanee dichiarazioni i due uomini, “candidamente” ammettevano ai Carabinieri la propria responsabilità asserendo di aver fatto una sciocchezza e confermando la provenienza furtiva del materiale che trasportavano.

Individuata l’azienda dalla quale era stato asportato il prezioso metallo, cosiddetto “oro rosso” veniva localizzato e documentato in atti mediante un’accurata ispezione dei luoghi, il punto esatto dal quale erano stati recisi i cavi con una smerigliatrice. Al termine degli accertamenti finalizzati all’identificazione, i due soggetti, censiti in banca dati con precedenti specifici, venivano tratti in arresto in attesa del rito direttissimo durante il quale la misura precautelare veniva convalidata.

È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, l’accertamento definitivo delle responsabilità penali degli indagati, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

Redazione

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