Si spaccia per un attivista di Amnesty International, chiedendo denaro che, invece, trattiene per sé. Nelle ultime settimane, ai gruppi cittadini di Amnesty International Novara e Vercelli e alla Circoscrizione Piemonte e Valle d'Aosta sono arrivate segnalazioni circa una persona che chiede denaro, porta a porta o per telefono e, dopo alcune verifiche, l'associazione ha deciso di sporgere denuncia.
Gli ultimi due episodi si sono verificati a Novara: nel primo caso tramite una richiesta di bonifico per telefono, nel secondo caso un uomo si è recato di persona in un ufficio, raccogliendo denaro contante e tramite un Pos, riuscendo a ottenere circa 100 euro.
«La Circoscrizione Piemonte e Valle d'Aosta di Amnesty International, dopo aver provveduto a informare la sezione Italiana, che ha sporto denuncia, invita i sostenitori a fare la massima attenzione», si legge in una nota. Amnesty International non raccoglie contanti porta a porta, né tramite l'uso di Pos o versamenti su conti personali. «I nostri team di dialogatori inoltre propongono solo sostegno di tipo continuativo, sono riconoscibili dalla pettorina e hanno tablet e moduli cartacei per la raccolta dei dati - precisa una nota dell'associazione -. Tutte le informazioni utili a sostenere il nostro impegno (come Iban, conto corrente postale, ecc...) sono inoltre facilmente verificabili sul sito www.amnesty.it alla voce Sostienici».