Nella biblioteca di Grignasco, accolti dal Direttore della Biblioteca, Simona Sarasino, è iniziato il terzo ciclo di incontri di “formazione partecipata” dedicati ai bibliotecari del territorio, intitolato: “Biblioteche e territorio. Comunità educante e progettazione”, organizzato dal Comune di Grignasco, Assessorato alla Cultura, e dalla Cooperativa Sociale di animazione Socio-Culturale Vedogiovane, da trentacinque anni sul territorio, che gestisce trentuno biblioteche in provincia di Novara e di Varese. Hanno aderito all’invito a partecipare le principali biblioteche del territorio: Varallo, Borgosesia e Grignasco, gestite direttamente con personale di ruolo, coadiuvato da volontari, oppure affidate a Cooperative e Caterina Ferro, volontaria che gestisce la Biblioteca di Plello, proponendo anche una pubblicazione periodica: “Il gatto di Biblioteca”. Relatrice del primo incontro è stata Barbara Saccagno, esperta di Co-Progettazione e Comunicazione Socio-Culturale e creazione di reti sociali per la progettazione sociale condivisa. In Fondazione Valsesia è addetta alla Segreteria e all’Area Progettazione, mentre all’interno della Comunità Educante Valsesia (CEVA) si occupa di Facilitazione Territoriale e Progettuale. All’inizio dell’incontro è stata presentata la Comunità Educante Valsesia nata cinque anni fa dalla progettazione dal basso, per prendersi a cuore un bene comune come l’educazione costante e continua di ogni individuo: “Nel 2020 in provincia di Vercelli sono state create tre Comunità Educanti: Valsesia, Vercelli e Biella. La Comunità Educante Valsesia, tavolo di animazione territoriale del CTV Biella e Vercelli, ha appena festeggiato i suoi primi cinque anni di coprogettazione in ambito di patti educativi di comunità: sono stati cinque anni di coprogettazione e tanti risultati raggiunti seguendo la Mappa del Cambiamento, realizzata dal Gruppo Operativo immaginando una visione su lungo periodo dedicata alla scrittura di un patto educativo di comunità e alla valorizzazione del volontariato e del suo potenziale per generare un impatto e un cambiamento nell’ambito dei quali tutti sono protagonisti attivi. Quest’anno abbiamo incontrato 612 studenti e studentesse attraverso il catalogo unico Comunità Educante Valsesia che ha raccolto le proposte elaborate con le scuole su obiettivi comuni. Abbiamo partecipato al Catalogo Scuole che promuovono la Salute dell’ASL Vercelli, elaborato una valutazione di impatto e un’analisi condivisa dei bisogni dei giovani che è disponibile sul sito. I principali obiettivi del 2024 sono stati la formazione dedicata ad acquisire competenze e buone prassi sulla coprogettazione e sulla coprogrammazione, realizzando un corso aperto a tutti gli attori locali e ai decisori, in collaborazione con la Comunità Educante Vercelli, finanziato dal CTV Biella e Vercelli, e il potenziamento della comunicazione, grazie alle risorse promozione di CTV Bi-Vc, con la realizzazione di un video professionale che racconta chi siamo e cosa facciamo ed un sito tutto nuovo, creato dalla volontaria del servizio civile FV nell’ambito del progetto di Servizio Civile Young&Go. Grazie alle risorse messe a disposizione dal CTV Biella e Vercelli, alle risorse messe a disposizione dei membri del Gruppo Operativo, alla valorizzazione del tempo dei volontari che hanno partecipato alle attività e alle 240 ore di progettazione condivisa, hanno generato un valore di 29.916,00 euro a beneficio del territorio. Un segnale forte della capacità della rete di creare risorse che realizzano un impatto concreto e tangibile. Il Gruppo Operativo non si ferma, avanza seguendo la Mappa, preparandosi a nuove sfide ed obiettivi di lungo periodo”. La biblioteca come “cuore pulsante della Comunità” è fortemente connessa al territorio e alle esperienze formative come quelle della Comunità Educante. Il “patto educativo di Comunità” è qualcosa di essenziale per costruire un progetto di cambiamento, è fatto di tanti Enti, ognuno dei quali porta le sue capacità e le mette a sistema, ma la base di tutto è la fiducia, che non è automatica, ma richiede un percorso molto lungo. “Tecnicamente” spiega Barbara Saccagno “la Comunità Educante è un tavolo di animazione territoriale: un luogo dove si pensa e si elabora progettualità, perché poi la realizzazione progettuale spetta in concreto ai membri della CEVa che scelgono di elaborare il progetto. Si lavora quindi sulla programmazione, si portano delle idee, si fa progettazione sociale, in un quadro di educazione compartecipata, empatia, inclusione, cultura, conoscenza, fiducia, utilizzando linguaggi trasversali, reti, ascolto, dialogo tra pari, interscambio. Sono stati necessari tre anni di lavoro per capirci tra di noi: abbiamo elaborato una mappa del cambiamento in cui ogni obiettivo è connesso a un altro, non è mai disgiunto. E’ un tavolo di responsabilità, vogliamo essere agenti del cambiamento”. Il Direttore, Simona Sarasino, al termine dell’incontro, ha “tirato le somme” del lavoro della mattinata, sottolineando che Biblioteca e territorio sono strettamente interconnessi: la Biblioteca è centro propulsivo di attività culturali, è un elemento del welfare culturale, ed è espressione fisica di un ente locale. Agire per il cambiamento significa anche porsi tante domande scomode: “Qual è il mio ruolo oggi? Chi vorrei coinvolgere per definire una visione in comune? Conosco davvero il mio target e i suoi bisogni reali?”. Le risposte non potranno che essere ricercate all’interno di un lavoro e di una riflessione comune tra gli operatori delle biblioteche, che sono necessariamente coinvolti nelle progettazioni educative del territorio. Il prossimo incontro sarà il 12 marzo e avrà come relatrice Annarita Masieri, funzionario del Comune di Quarona, Membro di Comunità Educante, che parlerà proprio di: “Teorie e pratiche del lavoro in rete”.
Piera Mazzone