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ATTUALITÀ | 09 marzo 2025, 06:52

Quattro zampe nel cuore: il canile della Valsesia ha chiuso

"Attoniti per come siamo stati trattati"

Cascina Porta di Rovasenda

Cascina Porta di Rovasenda

In una lettera aperta i volontari del canile di Rovasenda "Quattro zampe nel cuore" hanno raccontato la fine di una attività durata 25 anni. E' calato il sipario sul canile di Cascina Porta che per anni ha garantito un servizio a tutti i Comuni della Valsesia accogliendo migliaia di cani, la maggior parte dati poi in adozione. 

A inizio febbraio c’è stata l’ispezione al canile, una normale routine. «C’erano Asl Area A, Asl Area C, Arpa Vercelli, carabinieri forestali e Ufficio tecnico comunale - si legge nella lettera dei volontari - . Mai si era visto un tale dispiegamento di forze. La visita si rivela fin da subito particolarmente accurata».  L'ispezione prosegue «finché il tecnico comunale – dicono i volontari nella lettera –, volge lo sguardo alla tettoia che copre il rifugio e decide che è strutturalmente instabile. Al grido di allarme si aggiunge l’Arpa: le lastre fessurate potrebbero essere di Eternit». Il verbale dice che l’autorizzazione sanitaria deve essere revocata; 30 giorni per trovare casa ai 20 cani ancora presenti in canile. Molti sono vecchi, ma difficili da affidare. Altri sono più giovani, ma non facili da gestire come i Pit bull. Inizia la corsa per trovare una collocazione in altri canili e la verifica delle risorse finanziarie dell’associazione».

Il 14 febbraio il messo comunale notifica l’ordinanza del sindaco: 10 giorni per sgombrare. «Attoniti ci si chiede perché. Dieci giorni non sono sufficienti per rivolgere una istanza di sospensione al Tar di Torino. Fin da dicembre era noto che il canile avrebbe ridotto drasticamente le attività per mancanza di personale e soldi. Era solo questione di tempo, per trovare una sistemazione dignitosa agli ospiti. Invece siamo stati buttati fuori come delinquenti. Come possiamo restare zitti e accettare una simile ingiustizia?».

Redazione

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