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ATTUALITÀ | 14 marzo 2025, 06:50

Calabrone asiatico: una nuova minaccia incombe sul miele piemontese

Come contrastare e prevenire l'invasione della vespa velutina, le parole di paolo Detoma, presidente dell'Associazione Biellese Apicoltori.

Calabrone asiatico: una nuova minaccia incombe sul miele piemontese.

Calabrone asiatico: una nuova minaccia incombe sul miele piemontese.

Un nuovo pericolo rischia di diffondersi sul territorio di Biella e Vercelli: la “vespa velutina nigrithorax”, meglio nota come calabrone asiatico. Questa specie esotica e invasiva, classificata dall’Unione Europea come una delle più pericolose per la biodiversità, è stata recentemente individuata sul territorio, dove a fine ottobre 2024 è stato rimosso un nido. La sua presenza, però, potrebbe essere più diffusa di quanto si pensi ed è possibile che siano presenti ulteriori insediamenti in zona. Comparso in Francia, nella regione di Bordeaux nel 2005, proviene dal continente asiatico e nel giro di 20 anni ha colonizzato mezza Europa, Italia compresa.

Letale per le api e una minaccia per l’ambiente (oltre che per le persone)

“Il calabrone asiatico rappresenta una grave minaccia per l’ecosistema” ad allertare la comunità il presidente dell’Associazione Biellese Apicoltori, Paolo Detoma, che ci illustra le dinamiche invasive: “Gli apicoltori sono i primi a subirne le conseguenze, poiché questa specie si nutre principalmente di api, mettendo a rischio la produzione di miele e l’impollinazione naturale. Ma le api non sono il solo obiettivo di questa specie e il temuto invasore si ciba di numerosi altri insetti impollinatori, danneggia la frutta matura e rappresenta un rischio per le persone. È estremamente aggressivo, specialmente nelle vicinanze dei nidi che possono ospitare fino a 13mila individui, rendendo la loro eliminazione un’operazione complessa, che necessita di personale qualificato”.

Una colonia è già stata rimossa, ma si teme che la sua permanenza sia stata sufficiente a far “sciamare” delle regine, che potrebbero aver trovato un rifugio, al sicuro per il letargo invernale: “Ognuna di esse, in primavera, darà potenzialmente vita ad una nuova colonia – continua Detoma -, estendendo il problema all’intero territorio. Per questo motivo è fondamentale intervenire subito, con misure di monitoraggio e contenimento”.

Come contrastare la diffusione del calabrone asiatico?

La prevenzione della Vespa velutina non può essere lasciata nelle sole mani degli esperti: è necessario il coinvolgimento di tutta la comunità. Di seguito alcune azioni concrete che chiunque può adottare per limitare la proliferazione di questa specie: https://sites.google.com/view/velutina-biella

Le trappole possono essere costruite in casa utilizzando semplici bottiglie di plastica trasparente o acquistate nei consorzi agrari e nei vivai.

“Per contrastarne la diffusione abbiamo bisogno di tutti: apicoltori, amministrazioni comunali, associazioni territoriali e cittadini – conclude il presidente - Un sentito grazie a chi vorrà collaborare da parte di tutti gli apicoltori biellesi”.

G. Ch.

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