Ha aggredito un'anziana, dopo essersi fatto aprire la porta di casa con la scusa di chiedere un piccolo intervento sartoriale: un giovane ucraino, la cui famiglia risiede a Carisio, è stato arrestato nei giorni scorsi, dai Carabinieri di Biella con l'accusa di tentato omicidio. La vittima è una donna di 87 anni, residente a Vigliano Biellese dove, in casa si dedica saltuariamente a piccole attività di cucito. Proprio approfittando di una precedente conoscenza che si era instaurata con l'anziana, l'uomo si è fatto aprire la porta: una volta all'interno tuttavia, ha chiesto all’anziana una somma di denaro e, al rifiuto, ne è scaturita una colluttazione nel corso della quale la vittima è stata spintonata a terra, battendo violentemente il capo, ed è stata colpita più volte con un coltello al collo e al torace. Prima di andarsene, l'aggressore le ha anche portato via il cellulare e del denaro contante. Soccorsa da un familiare, sopraggiunto nell'abitazione, la donna è stata trasportata in gravi condizioni all'ospedale di Ponderano per le cure del caso.
Il 1° aprile scorso, a Biella, i carabinieri del Nucleo Investigativo e a quelli della Stazione di Vigliano Biellese, a conclusione delle indagini, partite nell'immediatezza dell’evento e sviluppatesi attraverso la testimonianza della vittima, delle persone informate sui fatti, l'esame delle immagini del sistema di videosorveglianza del Comune di Vigliano, l’analisi dei tabulati telefonici, hanno acquisito gravi e inconfutabili indizi di responsabilità in merito alla rapina nei confronti di un uomo di origine straniera, 20 anni, residente in provincia di Vercelli, ma di fatto senza fissa dimora, disoccupato, incensurato.
Il Procuratore Capo della Repubblica di Biella, Ruggero Mauro Crupi, concordando con le risultanze investigative, a cui erano giunti gli inquirenti, stante il pericolo di fuga, ha disposto il fermo dell'uomo, rintracciato nell'auto che aveva trasformato in domicilio provvisorio e portato in carcere a Biella. Dovrà rispondere di rapina e tentato omicidio, stante la gravità delle lesioni inferte alla vittima. Il fermo è stato convalidato dal Gip il 4 aprile successivo.
I Carabinieri sono giunti all’identificazione dell'uomo attraverso la testimonianza della vittima. I successivi accertamenti, esperiti sui tabulati telefonici dell’anziana donna, hanno permesso di evidenziare i contatti tra la stessa e il sospettato; quest’ultimo inoltre, attraverso l’analisi dei frame di alcune telecamere di video sorveglianza urbana ubicate in prossimità dell’abitazione della vittima, risultava presente nell’area dell’evento in orari assolutamente compatibili con i fatti.