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ATTUALITÀ | 12 aprile 2025, 11:05

Sicurezza sul lavoro, piani mirati e le buone pratiche delle aziende

Sicurezza sul lavoro, piani mirati e le buone pratiche delle aziende

Sicurezza sul lavoro, piani mirati e le buone pratiche delle aziende

Promuovere la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro è una priorità per la tutela della salute, soprattutto partendo dal dato di oltre mille indagini per infortuni nel 2024 in Piemonte. Ed è proprio per questo che la Regione si impegna per garantire il diritto alla salute e alla sicurezza in ogni ambito lavorativo con una serie di azioni mirate.

Sono diversi infatti gli ambiti su cui si focalizza il lavoro della Regione, a partire dall’attività di vigilanza e controllo: in Piemonte i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPreSAL) delle Asl garantiscono la vigilanza nei luoghi di lavoro pubblici e privati, attraverso inchieste e accertamenti su malattie professionali e infortuni, iniziative d’informazione e formazione e assistenza ai lavoratori e alle aziende.

Un altro aspetto della prevenzione è affidato a modelli di assistenza e supporto alle imprese attraverso i PMP – Piani Mirati di Prevenzione, con l’obiettivo di raggiungere i lavoratori socialmente più svantaggiati, generalmente occupati in microimprese e in mansioni che comportano maggiore esposizione a rischi. In particolare ha attivato diffusione di buone pratiche, formazione sui rischi specifici alle figure della prevenzione delle imprese, sollecitazione all'autovalutazione e canali di comunicazione diretta con gli SPreSAL delle Asl.

Per favorire la partecipazione e l’attuazione delle buone pratiche previste dal PMP anche da parte delle aziende con meno di 10 dipendenti sono state previste specifiche azioni di sostegno, tra cui il coinvolgimento attivo delle associazioni di categoria dei datori di lavoro, organizzazioni sindacali ed enti paritetici e l'organizzazione di seminari e corsi di formazione da parte degli SPreSAL per i rappresentanti delle microaziende.

I cinque ambiti di rischio previsti dal PMP sono quelli agricolo, edilizio, attività di saldatura, logistica, e sanitario.

In particolare, nell’ambito dell’agricoltura i maggiori rischi sono quelli degli ambienti confinati nel settore agricolo e vitivinicolo e quelli legati agli infortuni su attrezzature e macchine agricole.

Per i primi negli ultimi anni si sono verificati ripetuti infortuni mortali che hanno coinvolto datori di lavoro, operai e familiari impegnati in operazioni di manutenzione o pulizia di cisterne o vasche, i cosiddetti "ambienti confinati" venuti a contatto con sostanze asfissianti, tossiche o comunque nocive, in assenza di protezioni adeguate. I settori interessati sul territorio regionale sono il comparto zootecnico, ad esempio i silos per lo stoccaggio dei cereali, e il settore vinicolo, ad esempio all’interno di serbatoi.

Per quanto riguarda invece il rischio da infortuni su attrezzature e macchine agricole, è doveroso ricordare che in Piemonte negli ultimi 10 anni si è registrata una notevole riduzione degli eventi infortunistici legati al comparto agricolo (circa il 50%). Tuttavia restano numerosi gli eventi gravi e mortali che vedono coinvolti gli operatori agricoli che utilizzano trattrici e altre attrezzature. Il PMP si rivolge alle imprese agricole e artigiane che operano nel settore cerealicolo, foraggero e della manutenzione del verde o del giardinaggio.

Più in generale la Regione Piemonte ha predisposto una dettagliata guida rivolta alle imprese, oltre a schede di autovalutazione e di buone pratiche e svolgere un’attività di comunicazione e informazione mirata durante tutto l’anno.

Informazioni e approfondimenti

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/sicurezza-sul-lavoro/piani-mirati-prevenzione-0

Ufficio Stampa Assessore alla Sanità, Livelli essenziali di assistenza, s.zo.

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