Benessere e Salute - 15 aprile 2025, 08:30

Umanizzazione dei luoghi di cura, nasce in Piemonte il "Responsabile operativo degli ambienti sanitari"

L’assessore Riboldi: «Proseguiamo con determinazione per trasformare i nostri ospedali e renderli sempre più accoglienti e a misura di paziente».

Umanizzazione dei luoghi di cura, nasce in Piemonte il "Responsabile operativo degli ambienti sanitari".

Ha preso il via questa mattina, lunedì 14 aprile, la formazione per il profilo di Responsabile Operativo degli Ambienti Sanitari  Ospedalieri e Territoriali – Facility, la nuova figura individuata dalle Aziende Sanitarie Regionali (ASR) per il miglioramento degli ambienti di cura.

«Dopo l’insediamento del gruppo di lavoro per l’umanizzazione dei Pronto Soccorso – ha spiegato l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi – partiamo oggi con la formazione di un’altra figura centrale per trasformare i nostri ospedali, e più in generale i nostri luoghi di cura, per renderli sempre più accoglienti e a misura di paziente. Ambienti più belli, aree verdi curate, manutenzione ordinaria di stanze e ambulatori devono essere il biglietto da visita degli ospedali pubblici piemontesi, dove i pazienti siano al centro e possano trascorrere il tempo necessario alle loro cure al meglio».

L’umanizzazione, intesa come impegno a rendere i luoghi di assistenza e i programmi diagnostici terapeutici orientati quanto più possibile alla persona considerata nella sua interezza fisica, sociale e psicologica, è infatti un elemento essenziale per garantire la qualità dell’assistenza e la soddisfazione della persona assistita.

L’obiettivo, quindi, è quello di monitorare e attivare anche micro-interventi migliorativi che interessino le strutture e gli ambienti, con una particolare attenzione allo stato manutentivo, al decoro e alle pulizie degli ambienti.

«Con la formazione che ha preso il via oggi – ha sottolineato l’assessore Riboldi – andiamo a dare linee guida a tutti i Responsabili Operativi degli Ambienti Sanitari  Ospedalieri e Territoriali affinché queste nuove figure operino in modo trasversale a supporto delle Direzioni per il miglioramento degli ambienti e in particolare dell’impatto sulla qualità percepita, oltre a rileggere le Strutture anche nella prospettiva dell’utente interno ed esterno e svolgere una funzione di interfaccia tra utente e organizzazione, oltre a individuare criticità di immediato impatto degli ambienti sanitari che si riflettono sulla percezione della qualità da parte degli utenti e delle persone assistite».

C.S. Regione Piemonte, G. Ch.