Vi siete avvicinati da poco tempo al mondo del trading? Allora vi sarà sicuramente capitato di sentir parlare almeno una volta di long position e di short position. In via generale, si tratta di due vere e proprie tattiche fondamentali, che devono essere conosciute come base per poter svolgere questo tipo di attività. Per chi è abituato a fare trading, è giusto evidenziare come saper gestire le long position e le short position è uno dei requisiti per poter ambire a dei buoni profitti. Si tratta di due strategie di base che non possono essere ignorate o non conosciute a fondo. Quante volte si sente parlare di andare long oppure andare short, ma è capitato di fare un po’ di confusione con questi termini. È arrivato finalmente il momento di scoprirne il reale significato.
Short position: di cosa si tratta
Andar corto, nel mondo del trading con cfd, è un’espressione che vuol semplicemente indicare la vendita. È più corretto parlare di vendita allo scoperto, dal momento che si sta parlando di operazioni finanziarie che prevedono di effettuare la vendita di un asset sottostante che non è nel possesso del trader. Infatti, l’asset viene preso in prestito contro il pagamento di un determinato importo. Alla base, quindi, c’è una vera e propria puntata da parte del trader, che sceglier di scommettere sul ribasso del mercato, chiaramente avendo lo scopo di raggiungere il maggior profitto possibile.
L’asset sottostante che è oggetto del prestito viene di conseguenza venduto e poi riacquistato a un prezzo più basso in un momento successivo. Alla fine, però, farà ritorno a colui che ha concesso il prestito. Facile intuire come ci troviamo nella categoria delle attività speculative. Queste ultime, infatti, si focalizzano sul ribasso di un determinato titolo, basate su un arco temporale decisamente limitato.
Giusto per fare un esempio, nel caso si sia convinti che le indagini svolte dall’Antitrust su una determinata ditta possa condizionare il prezzo di un certo titolo, provocandone il ribasso, ecco che la tattica migliore da adottare può essere proprio quella di vendere allo scoperto e di andare short. Il prestito può riguardare le azioni, che vengono vendute e successivamente riacquistate, e il percorso si completa con la restituzione a chi ha avallato il prestito.
Le long position: ecco cosa sono
Andar lungo vuol dire completare l’acquisto di un determinato asset e alla base il ragionamento è quello di puntare sulla previsione che il prezzo di mercato correlato salirà. Lo scopo di tale mossa è, quindi, quello di venderlo a un prezzo molto più alto.
Giusto per fare un esempio, nel caso in cui la previsione a cui ci si affida è quella di un aumento del prezzo delle azioni di una certa società dopo il cambio del consiglio d’amministrazione, soprattutto a seguito delle indiscrezioni rivelate dalla stampa, allora si può pensare proprio di andare long, comprando quelle azioni e poi con una nuova vendita a un prezzo maggiore in maniera tale da raccogliere un buon guadagno.
Cosa succede nella pratica
Proviamo a fare un esempio prendendo come riferimento il mercato delle valute. Chi adotta la strategia di andare short sul cambio euro-dollaro, dovrà per forza di cose effettuare la vendita di euro, comprando invece dollari a stelle e strisce. In questo caso, il ragionamento che sottende tale scelta è legato al fatto che si prevede che il dollaro possa aumentare di valore rispetto all’euro. Insomma, il trader scommette sul fatto che il mercato sarà ribassista.
La scelta di andare long su un cambio euro-dollaro vuol dire che il trader compra degli euro e provvede alla vendita di dollari statunitensi. In questo caso, si prevede che si verifichi un incremento di valore della moneta unica europea. Ed è chiaro che la visione che sottende tale ragionamento è decisamente di un mercato rialzista.