I Carabinieri del Comando Provinciale di Vercelli hanno intensificato le azioni preventive e repressive rivolte al contrasto della diffusione e dello spaccio delle sostanze stupefacenti in questo capoluogo e nel territorio della provincia.
Massiccio è stato l’impiego di militari della Compagnia CC di Vercelli e di quella di Borgosesia nei controlli delle aree boschive, in particolare l’area di Lenta e talune zone del territorio di Roasio utilizzate, occasionalmente, quale punto d’incontro e di scambio tra gli acquirenti e gli spacciatori.
Durante le fasi di “rastrellamento” che hanno interrotto qualsiasi attività illecita, sono state effettivamente riscontrate tracce di “bivacco”, verosimilmente utilizzate dagli spacciatori come punti di appoggio e temporaneo stazionamento.
Complessivamente nel decorso bimestre sono stati effettuati n. 122 servizi dedicati, sono state segnalate n. 13 persone ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. 309/90, sono state deferite n. 4 persone in stato di libertà ed è stato tratto in arresto un soggetto.
Da segnalare in particolare la proficua attività d’indagine dei militari della Stazione Carabinieri di Vercelli, che hanno scoperto e messo fine ad una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti organizzata e condotta da un soggetto nativo della provincia di Varese, attualmente domiciliato in Vercelli e già noto alle forze dell’ordine.
L’indagine convenzionalmente denominata “Solarium”, scaturisce da una delazione informativa che ha consentito ai Carabinieri di attivare un attento monitoraggio di movimenti insoliti e sospetti, che perduravano da tempo in città e provincia, localizzati, anche, presso un cosiddetto “centro benessere” ubicato in questo capoluogo.
L’indagato è risultato collaborare con la titolare dell’esercizio nella gestione dell’attività commerciale che è stata censita come uno dei luoghi in cui avvenivano le cessioni.
Diversi sono stati gli episodi di cessione di stupefacente effettuati dall’indagato e documentati dai Carabinieri attraverso mirati servizi, sia di tipo “tradizionale”, quali osservazioni dinamiche e pedinamenti, sia con l’ausilio di attività tecniche.
Durante l’esecuzione delle perquisizioni delegate dalla locale Procura della Repubblica, nella disponibilità dell’indagato sono stati rinvenuti, circa due grammi di cocaina (che vanno sommati ad ulteriori 15 g circa suddivisi in dosi già sequestrati a vari acquirenti dopo le cessioni), 88 g di hashish, strumenti utilizzati per la preparazione delle singole dosi, un coltello a scatto, una placca “guardie giurate” ed una somma di denaro di 1360,00 euro ritenuto provento dell’attività delittuosa in argomento.
Sono stati inoltre sequestrati e posti a disposizione della magistratura inquirente alcuni fogli manoscritti, dove, presumibilmente, venivano annotate cessioni, ricavi ed elementi connessi con l’attività di spaccio.
In relazione alle evidenze investigative emerse, il Tribunale di Vercelli su richiesta del PM titolare del procedimento, ha emesso ordinanza di divieto di dimora nella Provincia di Vercelli eseguita, nei confronti dell’indagato, dal personale della Stazione Carabinieri di Vercelli che ha condotto l’intera indagine.
Va inoltre rammentato che, in considerazione dell'attuale fase del procedimento (pendente nella fase delle indagini preliminari), i soggetti deferiti sono da ritenersi presunti innocenti sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.