Nei giorni scorsi, gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Gattinara, accompagnati dalle loro insegnanti, sono stati accolti in Municipio nell’ambito del progetto di educazione civica “UN GIORNO IN COMUNE”.
A fare gli onori di casa il Sindaco Maria Vittoria Casazza, il Vicesindaco Daniele Baglione, e l’Assessore alla cultura e alle tradizioni locali, Elisa Roggia, che hanno guidato i giovani visitatori alla scoperta del funzionamento dell’Ente comunale. I bambini hanno visitato alcuni uffici per poi spostarsi nella sala conferenze di Villa Paolotti. Tanti i quesiti posti dai ragazzi, curiosi di conoscere i meccanismi della vita amministrativa e il ruolo delle istituzioni nella quotidianità cittadina.
Il progetto “UN GIORNO IN COMUNE”, ideato e promosso dal Comune di Gattinara in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, è dedicato agli alunni delle classi quinte della scuola primaria e nasce con l’obiettivo di avvicinare i più giovani alla realtà istituzionale locale, promuovendo la partecipazione consapevole e il senso di cittadinanza attiva.
«Spesso si dice che i ragazzi saranno i cittadini di domani, dimenticando che sono già cittadini oggi. – Spiegano il Sindaco Maria Vittoria Casazza e il Vicesindaco Daniele Baglione - Questo progetto nasce proprio dalla volontà di riconoscere e valorizzare questo ruolo: accogliere i bambini in Comune, spiegare loro come funziona l’Amministrazione, cosa significa essere Sindaco o Consigliere e, soprattutto, ascoltarli, rispondere alle loro domande e stimolare il loro spirito critico.
“Un giorno in Comune” è molto più di una semplice visita: è un momento di crescita, di dialogo, di scoperta. Per noi amministratori è un’occasione preziosa per condividere valori e responsabilità, e per seminare curiosità e impegno civico nelle nuove generazioni.
Ringraziamo le insegnanti e l’Istituto Comprensivo per la collaborazione, certi che iniziative come questa rappresentino un tassello fondamentale nella formazione dei cittadini di oggi e di domani».