COSTUME E SOCIETÀ - 20 aprile 2025, 11:38

«Liberate gli oppressi, sciogliete i legami del giogo, rimandate liberi gli schiavi»

Il messaggio di Pasqua dell'Arcivescovo monsignor Marco Arnolfo

Carissimi che cosa direbbe Gesù risorto a questa nostra umanità che si sta allontanando dalla vita su vie di morte, dalla verità su vie di menzogne, dalla comunità e dalla gioia su vie di solitudine e di paura? Che cosa direbbe Gesù risorto a noi oggi che stiamo tornando indietro a livello politico, sociale, civile e religioso da traguardi che consideravamo ormai raggiunti?

Penso che, come avvenne ai discepoli di Emmaus, tristi e senza speranza, Gesù risorto, mimetizzato nel volto di qualche nostro fratello, ci scuoterebbe dalle nostre delusioni che ci stanno tarpando le ali della fantasia dello Spirito e ci paralizzano sul si è sempre fatto così: “Stolti e tardi di cuore” a non riconoscere i segni dei tempi e a non trasformarli in segni di speranza.

Ci illuminerebbe con il suo sguardo e la sua Parola che punterebbero diritti al cuore fino a farlo ardere di entusiasmo e di coraggio. Ci farebbe percepire il senso della vita nello sperimentare la gioia della sua compagnia che ricolma la nostra attesa di felicità oltre ogni nostra immaginazione.

Ci esaudirebbe nel persistente desiderio di fermarlo con noi per sempre, donandosi a noi come cibo per nutrire la comunione viva con lui e con i fratelli. Ci esorterebbe a riprendere con straordinaria speranza il cammino nel verso giusto, orientati nella missione di portare a tutti, con Lui, l’augurio di cui il mondo ha bisogno: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi”. “Liberate gli oppressi, sciogliete i legami del giogo, rimandate liberi gli schiavi, spezzate ogni giogo!” (Isaia 58:6)

Riprendiamo il cammino con Gesù, celebriamo il Giubileo operando con il suo Spirito nello smantellare le strutture di ingiustizia che generano povertà e debito, disuguaglianza ed esclusione, schieriamoci dalla parte dei più deboli per difendere i loro diritti e promuovere una società più equa e fraterna.

Buona Pasqua

+ Marco Arnolfo, arcivescovo