Varallo-Civiasco - 23 luglio 2024, 17:09

LILT alla Alpàa: Riusi-amo per ecografie mammarie

LILT alla Alpàa: Riusi-amo per ecografie mammarie

LILT alla Alpàa: Riusi-amo per ecografie mammarie

Terminata un’Alpàa da record è tempo di bilanci: la LILT, Lega Italiana per la lotta contro i tumori, attraverso i tre Fiduciariati di Borgosesia, Quarona e Varallo, retti da Rosanna Prosino, Maria Rosa Bergero, e Antonietta De Simone, con la collaborazione attiva di una trentina di volontarie, in occasione dell’Alpàa aveva affittato un locale nella centralissima Via Umberto, arredandolo come un salotto in cui erano esposti abiti, scarpe, collane, accessori di abbigliamento, che venivano ceduti in cambio di un’offerta alla LILT, per finanziare il progetto per una campagna di ecografie mammarie gratuite per donne di età compresa tra i trenta ed i quarantacinque anni, fascia d’età non compresa nello screening Prevenzione Serena.

Il titolo scelto per il progetto è stato: Riusi-amo, perché tutto il materiale esposto proveniva da socie LILT, o da persone generose che condividevano il progetto, mettendo a disposizione abiti e oggetti che erano nell’armadio e avrebbero potuto avere una seconda vita. Nella cultura dello sviluppo sostenibile, la circolarità è fondamentale, per non incrementare il cumulo dei rifiuti e per offrire a tutte le persone la possibilità di possedere dei capi importanti, facendo un’offerta finalizzata alla prevenzione. Durante le serate sono state raccolti le adesioni di un gran numero di donne interessate a fare ecografie di controllo.

Ogni sera dell’Alpàa, dalle 17 alle 23, le volontarie aprivano lo spazio, invitando le persone ad entrare per conoscere il progetto e magari sorseggiare un caffè, o bere un bicchiere di acqua fresca della fonte Valverde, accompagnati con un pezzetto di torta degli Amici di Lourdes, in un’ottica di reciproca collaborazione tra associazioni di volontariato, o preparate da socie particolarmente versatili nell’arte della pasticceria.

Le volontarie, che per essere immediatamente riconoscibili, indossavano tutte la maglietta della LILT, hanno saputo coinvolgere le persone con il loro entusiasmo, e anche tra di loro si sono creati nuovi rapporti di conoscenza e di amicizia.

La LILT ringrazia tutte le persone e le aziende che hanno gratuitamente offerto capi d’abbigliamento e accessori, condividendo un progetto sanitario importante, la CRI che ha messo a disposizione il parcheggio, ma soprattutto tutte le centinaia di persone che hanno creduto nel progetto e contribuito nel finanziarlo.

 

 

Piera Mazzone

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