EVENTI - 24 luglio 2024, 16:18

«La storia di Francesco» al Sacro Monte di Varallo

Lo spettacolo ispirato al romanzo «La sapienza di un povero» di Éloi Leclerc

«La storia di Francesco» al Sacro Monte di Varallo

Sabato 3 agosto alle 21, al Sacro Monte di Varallo, sul sagrato della Basilica di Santa Maria Assunta, nel piazzale dedicato a Giovanni Paolo II, il Comune di Varallo propone lo spettacolo «La storia di Francesco», ispirato al romanzo di Éloi Leclerc «La sapienza di un povero», in occasione degli 800 anni dalle stigmate di san Francesco, momento molto significativo per la spiritualità francescana, e in preparazione al 2026, anno in cui si celebrerà l’ottavo centenario della morte del “poverello di Assisi”; ingresso libero, in caso di pioggia lo spettacolo viene trasferito all’interno della Basilica.

Drammaturgia e regia dell’attore e regista Pino Quartullo; produzione «La Città degli Artisti – Margherita Romaniello» di Roma; attori Francesco Tortorella (nei panni di san Francesco), Rachele Sarti (santa Chiara), Roberto Fazioli (frate Tancredi, messo di Satana), Francesco Trasatti (frate Pietro), Massimiliano Viola (frate Leone), Giorgio Melone (frate Pacifico / un giovane prete), Simone Sabìa (frate Rufino); costumi Laura de’ Navasques; elementi scenici Michelangelo Raponi; light designer e suono Marcello Sindici; aiuto regia Giovanni Bertoletti; foto Carlo Bellincampi.

Sottolinea una nota del Comune di Varallo: «La rappresentazione teatrale rientra in un progetto speciale del Ministero della Cultura ed anche in un ampio progetto finanziato dal Ministero del Turismo, cui va il più sentito grazie dell’Amministrazione, finalizzato alla valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale ubicati nel territorio del sito UNESCO “Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia” e denominato “Da globale a locale: riscoperta e valorizzazione dell’identità di luoghi eccezionali”. L’evento è stato organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Varallo, ente proprietario del complesso monumentale, con la gentile collaborazione ed il patrocinio dell’Ente di gestione dei Sacri Monti, del Rettore della Basilica dell’Assunta nonché di ATL Terre dell'Alto Piemonte».

Commenta Francesca Giordano, presidente dell’Ente di gestione dei Sacri Monti: «Siamo molto contenti nel vedere azioni di grande rilievo come questa, attivate nell'ambito di un importante bando del Ministero del Turismo; questo spettacolo si affianca ad altri momenti culturali come la sacra Rappresentazione del Venerdì Santo di Romagnano Sesia che si terrà il 28 luglio al Sacro Monte di Domodossola, il festival “Sacre Selve” al Sacro Monte di Ghiffa, una serie di visite guidate al Sacro Monte di Oropa, e passeggiate teatralizzate a Crea. L’Ente di Gestione dei Sacri Monti garantisce la fruibilità e la conservazione del Sacro Monte di Varallo, insieme agli altri sei Sacri Monti del Piemonte, patrimonio Unesco; è importante creare un circuito virtuoso e di passaggio in distretti turistici di grande rilievo, e per questo l’ente si è impegnato fin dalla presentazione del bando, collaborando con grande impegno con il Comune di Varallo al fine di pervenire ai risultati migliori».

Così la presentazione: «“Arduissima cosa immaginossi, la predicò, la volle, e gridò: Puossi!”: così Silvio Pellico scriverà ricordando la straordinaria scommessa del francescano padre Bernardino Caimi, che alla fine del 15esimo secolo dava il via a Varallo, super parietem, a quel luogo dove fede, arte e natura si intrecciano in un “gran teatro montano” tanto imponente e suggestivo, ma non meno delicato e bisognoso di preziosa custodia, che è il Sacro Monte di Varallo, dal 2003 patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco. Questo nostro mirabile “monte sacro” il 3 agosto 2024 tornerà in qualche modo ad “accogliere” (dopo oltre 250 anni dalla loro scomparsa dal Sacro Monte, nel 1763) i suoi fondatori, i frati francescani, grazie ad una rappresentazione teatrale che sta girando l’Italia con grande partecipazione di pubblico (il 4 luglio lo spettacolo è stato realizzato a Roma, al Teatro Tor Bella Monaca, il 5 luglio a Fermo, sul sagrato della Cattedrale)»

«Lo spettacolo - continua la presentazione - presenta l’ultimo periodo della vita del Santo, quando entrò in crisi, fuggendo dalla sua comunità divisa tra conventuali e spirituali, per rifugiarsi su un eremo con alcuni dei suoi frati più fedeli. Tentativo di Francesco era quello di ritrovare il suo rapporto con Dio, messo a dura prova da tante vicissitudini e sofferenze, riproponendo ai suoi figli spirituali lo stile originario di sequela del Vangelo “sine glossa”. Il messaggio di Francesco è destinato ad essere sempre giovane, così come la sua visione ecologica che lo rende un modello per la cura della Terra e di tutte le sue creature. In un mondo spesso tanto tristemente violento e disumano, Francesco continua ad essere, a quasi 800 anni dalla morte, un faro di speranza per tutti. Il legame di Varallo con Francesco, sorto appunto grazie alla fondazione del Sacro Monte con la contestuale costruzione della Chiesa della Madonna delle Grazie, di recente è stato sottolineato in alcune iniziative culturali varallesi: nel 2018 l’associazione “Jerusalem Varallo. Arte e spiritualità” al famoso “giullare di Dio” dedicava “Sulle orme di Francesco. Noi e il creato”, incontri, presentazioni e una mostra di opere artistiche di Antonio Teruzzi, ispirati dall’Enciclica di Papa Francesco Laudato si’, che invita tutti a rispettare il Pianeta. Nel 2023, anno in cui ricorrevano gli 800 anni del presepe di Greccio, venivano proposti approfondimenti sul tema del presepe dall’associazione “Imago Verbi. Arte e Spiritualità”, che utilizzando l’arte come chiave di lettura si propone di diffondere la cultura nei suoi diversi aspetti sociale, civile, religioso».


 

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