ATTUALITÀ - 21 dicembre 2024, 07:34

Presentato il logo del Millennio di Varallo

Le manifestazioni al via nel 2025

Il logo del Millennio di Varallo

Il logo del Millennio di Varallo

Giovedì 19 dicembre, nella Sala Conferenze della Biblioteca, è stato presentato ufficialmente il “logo”, il segno grafico che contraddistinguerà tutte le manifestazioni varallesi del 2025, anniversario del Millennio di Varallo.

Il Sindaco Pietro Bondetti ha portato il saluto della Città di Varallo, ringraziando tutti i collaboratori che stanno portando avanti un ottimo lavoro di squadra.

Il logo, elaborato a seguito di vari confronti dialettici, è basato sui caratteri stessi della millenaria pergamena, un documento pubblico scritto dalla Cancelleria del Re di Germania Corrado II (diverrà imperatore tre anni dopo e in un documento identico confermerà la concessione dei benefici) redatto nella scrittura ufficiale della Cancelleria imperiale: una carolina, scrittura strettamente legata alla cosiddetta rinascenza carolingia, già tendente alla gotica, che ne rappresentò una evoluzione, ma che tuttavia finì con il perdere quelle caratteristiche di facile leggibilità che avevano contraddistinto la carolina. Massimo Bonola, lo storico che ha studiato la pergamena e che pubblicherà nel prossimo numero di De Valle Sicida un saggio in tema, ha spiegato alcune caratteristiche peculiari del documento, come la presenza del Chrismon, il Chi Rho, monogramma di Cristo, costituito essenzialmente dalla sovrapposizione delle prime due lettere del nome greco di Cristo, X  e P, che Leardo Mascanzoni, successore del rimellese Augusto Vasina sulla cattedra di Storia Medievale dell’Università di Bologna, ha segnalato come un carattere distintivo, che nei secoli successivi scomparve.

Il documento venne scritto a Costanza, dove Corrado II amava soggiornare con la sua corte, ed era presente il vescovo di Vercelli Leone III, di origine tedesca, essendo nato a Hildesheim. Leone fu sempre un sostenitore della politica imperiale nel Nord Italia. All'ufficio episcopale unì il lavoro per la cancelleria, così che l'imperatore gli conferì il titolo onorifico di origine bizantina di logoteta.

In questi mille anni la pergamena, oggi di proprietà del Comune di Novara, ha conosciuto molti spostamenti: dall’archivio dei Canonici di San Giulio ad Orta, durante il dominio napoleonico fu trasferita a Milano, capitale del Regno d’Italia e poi, verso la metà dell’Ottocento, a Novara. Quando Carlo Guido Mor la trascrisse, nel 1933, era conservata presso il Museo Civico di Novara. Chiuso il Museo passò alla Biblioteca Civica e poi fu depositata presso l’Archivio di Stato di Novara: “Si presenta in un ottimo stato di conservazione e durante l’estate verrà concessa in

prestito per essere esposta a Varallo, nella sede di Palazzo dei Musei”.

Massimo Bonola ha ricordato che prosegue il percorso di formazione sul Millennio per gli insegnanti delle Scuole cittadine e direttamente per gli studenti di alcune classi delle Superiori, mentre in Biblioteca sono state preparate tutte le classi dell’Istituto Comprensivo e della Scuola Materna Parrocchiale. La Dirigente dell’Istituto Alberghiero, Angela Maria Vicario, ha sottolineato che gli studenti del Corso di Accoglienza stanno già lavorando per individuare elementi di valorizzazione turistica: il banchetto storico dell’anno scolastico 2025/2026, potrebbe essere anticipato a settembre ed essere incentrato sul Medioevo, collegandosi al Millennio. Alcune classi dell’Istituto D’Adda, stanno facendo

ricerche sul latino del documento, mentre il Liceo Linguistico sta lavorando sulla toponomastica varallese.

“In Biblioteca a Varallo” ha sottolineato il Professor Bonola “è possibile trovare molto materiale bibliografico, anche specifico, esistendo pure il ricco Fondo intitolato al medievalista Professor Francesco Cognasso”.

Al termine dell’incontro è stato presentato in anteprima il Calendario del servizio porta a porta 2025, interamente dedicato al Millennio, realizzato graficamente dall’Ufficio Cultura utilizzando l’intelligenza artificiale “corretta” dall’intelligenza umana. Con un curioso gioco di fantasia sono stati “portati indietro” nel tempo luoghi molto riconoscibili e caratteristici della Varallo del presente, come se fosse esistita 1000 anni fa in pieno Medioevo (non si tratta quindi di un tentativo di fedele ricostruzione storica della Varallo del 1025, ma di un completamente diverso lavoro di creatività e fantasia!). Il Responsabile dell’Ufficio Cultura, Silvio Brentazzoli, ha concluso la conferenza stampa augurandosi “che questo originale calendario possa essere d’interesse per tutti e soprattutto per i giovani, anche grazie ad uno stile che pare quasi proiettarci in quelle affascinanti atmosfere fantasy proprie della tolkieniana Terra di Mezzo”. Nell’ultima pagina il calendario reca la riproduzione della pergamena, grazie all’autorizzazione concessa dall’Archivio di Stato di Novara, così tutti i varallesi potranno averla nelle proprie case: “Stimolare l’immaginazione aiuta a ricostruire il passato e a costruire il futuro”.

Redazione

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