Laura Cerra, ex sindaco di Borgosesia e Titolare di una storica farmacia in città, ha fatto del volontariato la sua missione. Da amministratore comunale, titolare di una attività e presidente di Fondazione Valsesia ha sempre cercato di mettersi a disposizione degli altri e del territorio valsesiano. Sposata, ha due figlie e anche due nipotine.
Laura Cerra cosa significa per lei la Valsesia?
Questa valle è la mia vita. Sono nata a Borgosesia. Ho vissuto tutta la mia giovinezza qui, a parte il periodo universitario sono sempre stata in valle. L’ho vissuta come cittadina, ma anche fruitrice di quello che la valle poteva darci. Anche per quello che riguarda l’aspetto sportivo per me è un grande amore. Ho sempre sciato, ho fatto canoa. Ho davvero usufruito di tutto quello che la valle può offrire.
E’ stata anche sindaco a Borgosesia in un periodo difficilissimo
E’ stato il tempo di "Mani Pulite", momento difficile. In quel periodo erano stati arrestati sindaci di città vicine e alla fine dei cinque anni ero stremata. Ho fatto poi una scelta di vita dedicandomi alla mia famiglia. Era mancato anche mio papà e mi è sono trovata a fare una scelta tra la vita amministrativa e il lavoro.
Ha proseguito però la sua attività con il volontariato
Ho sempre interpretato la politica come servizio verso le persone. Fare politica vuol dire fare volontariato, questa era la visione della allora Democrazia Cristiana. Il richiamo del volontariato è stato importante per me in ogni mia attività.
Cosa le ha lasciato l’esperienza da Sindaco?
E’ stata una delle più importanti della mia vita, ho avuto la fortuna di viverla in un momento in cui c’era Oscar Luigi Scalfaro come presidente della Repubblica. E’ stato bello poter portare Borgosesia a Roma. Ma è stato un periodo anche molto difficile; in quegli anni, teatro di di Mani Pulite, fare politica voleva dire essere visto come un delinquente. Diciamo che sono stati anni difficili ma formativi.
E poi c’è Fondazione Valsesia dove è Presidente. Qual è il ruolo?
Penso che Fondazione Valsesia sia nata dalla visione di persone che ritenevano che la Valsesia non dovesse essere un territorio di secondo piano. Non avendo una fondazione bancaria si è ritenuto necessario istituire una fondazione che sopperisse a questa mancanza. E’ una fondazione di comunità che partecipa a bandi, realizza progetti che a volte si sognano e si vorrebbero fare, ma mancano le risorse. E’ nata per portare al di fuori del territorio valsesiano l’immagine della Valsesia. Ha, inoltre, una attenzione particolare verso le persone più disagiate e punta su un aspetto socio assistenziale senza dimenticare la parte di educazione e cultura.
Parliamo di Ospedale, quanto è importante per Borgosesia e la Valsesia?
E’ una delle colonne portanti del nostro territorio. Non si può pensare che un territorio come la Valsesia, dove ci sono 60mila persone, resti senza una struttura sanitaria attiva ed efficace. Mi sono battuta per mantenere l’elisoccorso, mi sono battuta per comprare la prima Tac dell’Ospedale. Anche la Fondazione ha avuto un occhio di riguardo per l’Ospedale. E’ una delle battaglie che non dobbiamo perdere. Continuo a sostenere che, se manteniamo territorialmente un struttura sanitaria funzionante e operativa, questa è utile non solo per i cittadini, ma anche come attrazione per chi vuole venire a vivere in Valsesia e per le aziende che devono trovare personale qualificato. Dal punto di vista sanitario non dobbiamo abbassare la guardia.
C’è poi la Farmacia Cerra con 90 anni di storia sul territorio
Su un territorio le farmacie sono un po’ un punto di riferimento sanitario, anche nei posti remoti dell’Italia. Adesso con la possibilità di svolgere servizi come analisi del sangue ed elettrocardiogrammi e nella fase Covid, hanno assunto un ruolo sempre più importante. Mio nonno era farmacista, mio papà era farmacista. Sono nata farmacista ed era la mia vita. Nessuno me l’ha imposto. Per me è importante essere sempre al servizio delle persone. Così come lo sono nel volontariato lo sono dal punto di vista lavorativo e le persone che lavorano con me me hanno la mia stessa filosofia.