Papa Francesco è morto. Lo ha annunciato il cardinal Kevin Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, con queste parole: "Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino.”
Il mondo intero si stringe nel dolore per la scomparsa di Papa Francesco, figura straordinaria che ha ridefinito il ruolo del pontificato nel XXI secolo, avvicinando la Chiesa alle persone comuni e ai loro bisogni più profondi. Jorge Mario Bergoglio, primo pontefice proveniente dalle Americhe, ha lasciato un'eredità indelebile di rinnovamento spirituale e impegno sociale che ha attraversato i confini religiosi e culturali. Nel corso della sua vita, Papa Francesco ha dimostrato una straordinaria forza d'animo nell'affrontare numerose sfide di salute. La sua resilienza emerse già in giovane età, quando a 21 anni una grave forma di polmonite mise seriamente a rischio la sua vita, un'esperienza che lo segnò profondamente e che forse contribuì a forgiare quella profonda empatia verso i sofferenti che ha caratterizzato il suo pontificato. Questa stessa forza lo ha sostenuto anche nelle prove più recenti: due importanti interventi chirurgici all'intestino, nel 2021 e nel 2023, e due episodi di bronchite acuta che hanno richiesto ricoveri ospedalieri nel marzo 2023 e nel febbraio 2025, affrontati sempre con la serenità e la determinazione che lo contraddistinguevano. Questa capacità di superare le avversità affonda forse le sue radici nella solida tradizione familiare piemontese.
Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, primo di cinque figli di Mario Bergoglio e Regina Maria Sivori, il futuro pontefice ha sempre mantenuto un profondo legame con l'Astigiano, terra d'origine della sua famiglia, dalla quale i suoi genitori erano emigrati alla fine degli anni '20 del secolo scorso in cerca di migliori opportunità. Questo legame si è manifestato con particolare intensità durante la storica visita nell'Astigiano risalente al novembre 2022, quando il Pontefice ha potuto riabbracciare i suoi amati cugini in un commovente incontro familiare. In quella occasione, la città di Asti ha voluto suggellare questo profondo legame conferendogli la cittadinanza onoraria, riconoscendo ufficialmente il rapporto speciale tra il Santo Padre e la terra dei suoi avi. Un legame rafforzatosi negli anni così come la solida vocazione religiosa, maturata proprio negli anni della giovinezza segnati dalla malattia, che lo ha portato a intraprendere un cammino di servizio che lo avrebbe condotto ai vertici della Chiesa.
Dopo gli anni dedicati al lavoro come perito chimico, nel 1958 entrò in seminario, ricevendo l'ordinazione sacerdotale nel 1969. La sua leadership nella Chiesa argentina si è costruita attraverso ruoli di crescente responsabilità: provinciale dei gesuiti argentini (1973-1976), rettore della Facoltà di Teologia di San Miguel, vescovo ausiliare di Buenos Aires (1992), e infine arcivescovo e primate d'Argentina (1998). Nel 2001, la nomina cardinalizia da parte di Giovanni Paolo II ha aperto la strada che lo avrebbe portato al soglio pontificio. La sua elezione a 266° successore di Pietro è avvenuta in un momento storico particolare per la Chiesa cattolica, il 13 marzo 2013, all'indomani della storica rinuncia di Papa Benedetto XVI. La decisione senza precedenti di Ratzinger, divenuto Papa emerito, ha aperto una nuova pagina nella storia della Chiesa, e l'elezione di Bergoglio ha segnato l'inizio di un pontificato caratterizzato da un profondo rinnovamento.
Fino alla morte di Benedetto XVI, avvenuta il 31 dicembre 2022, la Chiesa ha vissuto la situazione inedita della presenza contemporanea di un Papa regnante e di un Papa emerito, gestita con grande saggezza e rispetto reciproco. Anche se, naturalmente, solo il tempo potrà definirne pienamente l'operato, già oggi a caldo possiamo affermare che il pontificato del 'Papa venuto da lontano' ha rappresentato una svolta storica per la Chiesa cattolica, caratterizzato da un approccio pastorale innovativo, un'attenzione particolare alle periferie esistenziali e un impegno costante per il dialogo interreligioso e la giustizia sociale. La sua voce si è levata con forza su temi cruciali come la tutela dell'ambiente, l'accoglienza dei migranti e la lotta alla povertà, lasciando un'impronta indelebile nel panorama mondiale contemporaneo.